Raccogliamo in questo articolo tutte le recensioni pubblicate quest’anno, in ordine di apparizione su Scienza in rete. Si tratta di libri usciti perlopiù nel corso del 2025 o nell’anno precedente, che riguardano i temi più vari, legati alla scienza nelle sue differenti e molteplici declinazioni e aspetti. Da leggere o da regalare, i nostri autori li hanno recensiti per noi e ce li presentano.
Alessandro Foti Stai fuori! Come il Belpaese spinge i giovani ad andare via Edizioni Dedalo, 216 pp., 17 euro
Alessandro Foti, ricercatore italiano che lavora al Max Planck di Berlino, nel suo recente saggio Stai fuori! allinea molti dati e numeri per mostrare come il vero rischio per l’Italia oggi non è l’immigrazione, ma una nuova ondata di emigrazione, che riguarda in primo luogo i giovani, molti dei quali laureati. Un fenomeno a senso unico, non compensato dall’arrivo di giovani provenienti dagli altri Paesi europei, che drena le risorse del Paese e lo priva delle energie indispensabili allo sviluppo. L’emorragia di giovani è un segnale d’allarme importante, che mette a nudo la mancanza di attrattività del nostro Paese, specialmente nel campo della ricerca, e che, se ancora trascurato, condanna l’Italia a non avere un futuro.

Kristoffer Hatteland Endresen Un po’ come noi. Storia naturale del maiale (e perché lo mangiamo) Codice Edizioni, 354 pp, 26 euro
Lo storico e giornalista Kristoffer Hatteland Endresen esplora la complessa relazione tra l’essere umano e il maiale. Alternando la cronaca dell’esperienza personale in un allevamento intensivo, dati scientifici e riflessioni personali, offre un’analisi a 360 gradi: dal ruolo storico e culturale del maiale fino agli aspetti controversi dell’allevamento industriale, dell’uso degli antibiotici e dell’impatto ambientale.
Recensione di Anna Giulia Lupi

Giuseppe Mussardo Dio gioca a dadi con il mondo. La storia della meccanica quantistica Castelvecchi editore, 588 pagine, 33,25 euro
Nel 1925, Werner Heisenberg, allora venticinquenne, mostrò per la prima volta come la meccanica quantistica potesse essere vista come una generalizzazione della meccanica classica. Ma la nascita della teoria viene fatta risalire al 14 dicembre del 1900, quando Max Planck, rispettato fisico teorico, presentò nella sede della Società di Fisica Tedesca a Berlino, la formula matematica che descriveva la radiazione emessa da un corpo nero, assieme alla sua interpretazione. La formula implicava che l’energia del sistema poteva assumere solo certi valori, non era cioè la familiare variabile continua su cui erano basate tutte le teorie fisiche sviluppate fino a quel momento, dalla meccanica, all’elettromagnetismo e alla termodinamica. Comincia in quel pomeriggio del 1900 il racconto che il fisico teorico Giuseppe Mussardo fa di questa entusiasmante e, per certi versi, unica avventura scientifica. Il libro mostra come lo sviluppo della teoria quantistica possieda tutte le caratteristiche delle grandi scoperte scientifiche. È un’impresa collettiva e corale, basata sul lavoro e sul confronto di tanti scienziati. È un processo incrementale, che costruisce sui risultati precedenti, li arricchisce, ne offre nuove interpretazioni.

Giorgia Landolfo Senza spegnere la voce. Il potere sul corpo delle donne da Valentina Milluzzo a tutte noi Nous, 96 pp, 15 euro
La giornalista Giorgia Landolfo racconta la storia vera di una giovane donna morta di sepsi nel 2016 a Catania. Un aborto terapeutico le avrebbe salvato la vita, ma tutti i medici del reparto erano obiettori di coscienza. Lo scopo del libro non è certo di fomentare discordia tra pazienti e personale medico, ma di rendere le donne consapevoli dei propri diritti, in particolare nel campo della salute riproduttiva, e dei rischi che corrono in determinate situazioni. La retorica di chi si oppone all’aborto fa sempre riferimento alla volontà di chi sceglie di interrompere una gravidanza, all’offerta di aiuti economici e soluzioni alternative. Raramente si considera che a volte l’aborto è un intervento necessario per tutelare la salute e persino la vita della paziente.
Recensione di Cristina Valsecchi

Silvia Bencivelli, Tre colpi di genio e una pessima idea. Ascesa e caduta di uno scienziato squinternato Bollati Boringhieri, 192 pp., 18 euro
Vita avventurosa e finale inglorioso di Charles-Édouard Brown-Séquard, medico, neurologo, endocrinologo ante litteram, luminare a lungo rispettato tra America ed Europa, autore di molte e importanti scoperte, e infine propugnatore di una presunta «miracolosa» soluzione acquosa per il rinvigorimento in età senile. La storia dell’incredibile ascesa e del rovinoso declino di un medico dell’Ottocento, in un momento in cui dalla medicina ci si poteva aspettare di tutto. Silvia Bencivelli ha dialogato sul libro con Eva Benelli in un webinar trasmesso sul nostro sito. Inoltre ne abbiamo pubblicato un’anticipazione.
Webinar con Silvia Bencivelli ed Eva Benelli

Roberto Trotta Il cielo stellato sopra di noi. Storia dell’umanità senza gli astri Il Saggiatore, 456 pp, 29 euro
«Rischiamo di perdere per sempre il cielo stellato, protagonista indiscusso della letteratura, musica, mitologie e religioni di ogni cultura e tempo, e con esso la consapevolezza ecologica del nostro ruolo nell’Universo», racconta Roberto Trotta, astrofisico della Scuola internazionale di studi avanzati (SISSA) e autore di questo saggio, che racconta il ruolo dell’osservazione e dello studio del firmamento tra storia e scienza, e di come rischiamo di perdere il legame con il “cielo stellato”. Michele Vadilonga Gattermayer ha approfondito con l’autore alcuni degli aspetti trattati nel volume, come l’universalità del cielo stellato, che ci accompagna da sempre e unisce l’esperienza di tutti i popoli lungo la storia, la sua ciclicità intrinseca, il suo ruolo nello sviluppo dell’Homo sapiens, il rischio di perderlo, ora che la maggior parte della popolazione vive in megalopoli in cui il cielo non si vede, e le sue conseguenze.
Intervista all’autore di Michele Valdilonga Gattermayer

Antonio Galdo, Il mito infranto. Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto Codice Edizioni, 196 pp, 19 euro
Il saggio è una disamina delle realtà che, sotto il marchio della sostenibilità, remano di fatto contro agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: dall’alimentazione alla mobilità, dalle città “che escludono” alla “sanità di classe”, dalla moda all’energia. Quelle ne Il mito infranto sono riflessioni e, soprattutto, dati che si accumulano pagina dopo pagina e si fanno difficili da digerire, anche perché ci mostrano come troppo spesso le nostre scelte non siano in realtà consapevoli, ma frutto di un marchio (green, sostenibile, biodegradabile, rispettoso dell’ambiente…) che non tutti si possono permettere. E che proprio per questa ragione aumenta le diseguaglianze invece di ridurle, dimenticando che la sostenibilità è un concetto tanto ambientale quanto sociale. Anna Romano ha intervistato l’autore.
Intervista all’autore di Anna Romano

Paola Govoni, Maria Giovanna Belcastro, Alessandra Bonoli e Giovanna Guerzoni Ripensare l’Antropocene. Oltre natura e cultura Carocci editore, 198 pp, 19 euro
Il libro nasce da un’esperienza traumatica (la pandemia) e da un progetto (TerraFranca). Tutte e quattro le autrici insegnano all’Università di Bologna, occupandosi di settori disciplinari diversi: Govoni è storica delle interazioni scienza-società, Belcastro è biologa e antropologa, Bonoli è ingegnera delle materie prime, Guerzoni è antropologa dell’educazione, esperta di contesti multiculturali. Durante il confinamento, le quattro autrici, legate anche da amicizia, hanno cominciato a incontrarsi online e a interrogarsi su alcune questioni, certamente non nuove, ma che la pandemia ha messo in evidenza: perché distruggiamo l’ambiente? Quali strumenti abbiamo per affrontare la realtà del cambiamento climatico? Come possiamo dare un contributo? Nella discussione poi sono stati coinvolti studentesse e studenti, dando così vita al progetto TerraFranca. Il risultato è un libro molto interessante, in cui alle voci delle autrici, a ognuna delle quali si deve la stesura di un capitolo, si alternano le voci di giovani allieve e allievi che hanno risposto a un questionario a risposte aperte.
Recensione di Cristiana Pulcinelli

Simone Pollo, Considera gli animali Laterza, 200 pp, 18 euro
Dall’alimentazione fino alla ricerca scientifica, non c’è quasi settore economico che, in qualche modo, non faccia uso di animali. Il nuovo saggio di Simone Pollo, filosofo e professore alla Sapienza Università di Roma, racconta molte cose che gli animalisti dovrebbero già sapere (si spera), ma oltre a quelle offre degli ottimi spunti di meditazione anche a loro. Chi proprio dovrebbe leggerlo, però, è chi non ha mai pensato seriamente al rapporto tra noi umani e le altre specie, ma che qualche domanda ogni tanto se l’è fatta.
Recensione di Anna Giulia Lupi

Roberto Danovaro Restaurare la natura. Come affrontare la più grande sfida del secolo Edizioni Ambiente, 232 pp, 19 euro
Se le condizioni del pianeta ci preoccupano, è difficile leggere un libro che tratta questi temi senza farsi venire una certa ansia. Perché il punto di partenza è chiaro: la nostra specie ha causato danni enormi, impattando significativamente il 75% delle terre emerse e il 66% dei mari. Nei prossimi 30 anni potremmo perdere da mezzo milione a un milione di specie. Restaurare la natura, dell’ecologo Roberto Danovaro, docente all’Università Politecnica delle Marche, inizia mettendoci di fronte a questa realtà e non fa sconti. Le Conferenze delle Parti sono state costellate di buone intenzioni, scrive l’autore, ma con poche azioni concrete. E proteggere non è più sufficiente, soprattutto perché in genere non vengono tutelate le aree più importanti per la biodiversità, ma quelle che creano meno conflitti con gli interessi economici: le otto aree più protette sono infatti “ecosistemi ghiacciati”, come il mare di Ross in Antartide o le Terre australi e antartiche francesi. Se tutelare non basta più, è arrivato il momento di ripristinare gli ecosistemi che abbiamo distrutto o compromesso. E, dati e casi studio alla mano, di riconoscere come il restauro sia un investimento che porta vantaggi in termini economici, di salute pubblica e di contrasto ai cambiamenti climatici. Eleonora Degano ha intervistato l’autore.
Intervista all’autore di Eleonora Degano.

David Quammen, L’evoluzionista riluttante. Il ritratto di Charles Darwin e la nascita della teoria dell’evoluzione, Raffaello Cortina Editore, 304 pp, 22 euro
Un ritratto vivido e originale di Charles Darwin, che racconta la lenta maturazione della teoria dell’evoluzione e mostra lo scienziato come uomo, sperimentatore e pensatore inquieto, ben oltre il mito del Beagle. David Quammen fa una presentazione del grande biologo che vuole essere snella, ma nella sua brevità è ricca, ricchissima di storia, documenti, citazioni che permettono di tracciare un quadro a tutto tondo di Darwin e del suo lavoro. Pubblicata per la prima volta nel 2006 (e in Italia nel 2008 per Codice Edizioni), quest’anno è uscita la nuova edizione per Raffaello Cortina con la prefazione del filosofo della biologia Telmo Pievani (una scelta perfetta per aprire un saggio dedicato all’evoluzionista più conosciuto al mondo). Quammen ha una scrittura incalzante, che riesce a essere romanzesca anche quando il suo lavoro non potrebbe essere più saggistico. Lo abbiamo imparato con Spillover, lo ritroviamo ne L’evoluzionista riluttante, nel quale sceglie volutamente di essere anche conciso.

Alessandro Chiarucci, Le arche della biodiversità. Salvare un po’ di Natura per il futuro dell’uomo Hoepli Telescopi, 182 pp, 18,90 euro
Alessandro Chiarucci, ordinario di Botanica ambientale all’Università di Bologna, accompagna in un intenso viaggio attraverso la storia della natura e della scienza, da Linneo a Darwin fino alla complessità della conservazione ambientale nell’era dell’Antropocene. E la racconta anche attraverso il lavoro di grandi studiosi come Edward O. Wilson con la sua radicale “Half Earth”, la proposta di destinare almeno metà della superficie del pianeta alla sola protezione della biodiversità. Il libro è per tutti, perché traccia un percorso scientificamente rigoroso ma divulgativo che accompagna chi legge nei secoli fino all’attuale crisi ecologica. Alla fine del libro, anche chi non era esperta o esperto di questi argomenti avrà la sensazione di aver fatto un bel salto in avanti: con più strumenti per capire in che stato si trova davvero il pianeta e, soprattutto, cosa possiamo fare concretamente per salvarlo.

Edoardo Rosati, Gian Battista Ricci La mirabolante avventura dell’anatomia umana. Dalle imbalsamazioni egizie alle moderne sale autoptiche Edizioni Dedalo, 204 pp, 17 euro
Nonostante per alcune persone la dissezione umana sia una pratica che incute timore, è stata fondamentale per comprendere il funzionamento del nostro corpo e per imparare a curarlo. Le conoscenze dell’anatomia umana sono state un terreno fertile da cui hanno attinto le discipline mediche, ma anche numerose discipline artistiche, rivelando come questa materia affronti aspetti interiori importanti. Questo libro illustrato è adatto a chiunque abbia voglia di appassionarsi alla storia di questa materia. Edoardo Rosati e Gian Battista Ricci, giornalista il primo e disegnatore il secondo, descrivono il viaggio storico che ha portato alla nascita della scienza anatomica attraverso l’evoluzione della nostra umanità, della naturale curiosità che porta a voler scoprire come è fatto il corpo umano e cosa lo muove, lo anima e lo costituisce. I disegni di Gian Battista Ricci ci accompagnano in questo viaggio e ci permettono di visualizzare e comprendere meglio la complessità del corpo umano. Dalla dissezione alle cere anatomiche, dalla Grecia antica all’Oriente, il libro racconta una storia affascinante e complessa, in cui medicina e arte si intrecciano per rivelare i segreti del corpo e della nostra umanità.

Diego Sala, Ossa di drago, lingue di pietra e altri abbagli Codice Edizioni, 320 pp, 21 euro
Dalle ossa di drago ai pesci di pietra, l’umanità ha cercato per secoli di dare un senso ai fossili. Con rigore e ironia, Diego Sala racconta una storia fatta di intuizioni geniali, errori epici e serendipità. «Quand’è stata la prima volta che gli umani si sono messi a rovistare tra le pietre e hanno iniziato a raccogliere fossili?», è la domanda in apertura al primo capitolo. Ne nasce un saggio incredibilmente ricco, e non solo per gli “abbagli” che lo costellano – e che comunque valgono, da soli, un libro intero – ma anche e soprattutto per la ricostruzione di quel percorso tutt’altro che lineare che è stato la “paleontologia prima della paleontologia”. In effetti, forse, la vera domanda è: quando abbiamo capito cosa sono i fossili? È quindi dagli albori della nostra specie che la storia si dipana. Lo fa con grande gradualità, portandoci con delicatezza non solo attraverso le epoche ma anche attraverso i continenti.
Andrea Crisanti, Reazione genetica a catena. Capovolgere le regole dell’evoluzione Il Mulino, 152 pp, 15 euro
Il medico e microbiologo Andrea Crisanti racconta, a partire dal suo percorso personale, la nascita del gene drive, la biotecnologia che potrebbe eliminare malattie come la malaria intervenendo sulle zanzare vettori. Tra storia della ricerca e autobiografia scientifica, il saggio intreccia vicende personali, scoperte di laboratorio e riflessioni sulla lotta contro uno dei parassiti tutt’oggi più letali per l’essere umano. Crisanti ripercorre la storia del gene drive dalle origini, verso la fine degli anni Novanta, con i primi passi per modificare geneticamente le zanzare. Un problema non solo tecnico, ma anche pratico: se anche si può creare una zanzara geneticamente modificata in modo che non possa trasmettere la malaria, come farla diffondere?

Jonathan Glover, Humanity. Una storia morale del ventesimo secolo, Il Saggiatore (2002), 576 pp, prezzo variabile
Nel Novecento la promessa di un’umanità più giusta si è infranta contro genocidi, guerre mondiali, bombardamenti a tappeto e atrocità di massa. Come sono stati possibili gli 86 milioni di morti per cause di guerra nel periodo tra il 1900 e il 1989? Se queste morti fossero distribuite in pari misura in tutto il periodo (mentre circa i due terzi, cioè 58 milioni, sono dovuti alle due guerre mondiali), la guerra avrebbe ucciso 2.500 persone al giorno, ossia più di cento ogni ora del giorno e della notte per novant’anni. Questi dati hanno portato nel 1999 il filosofo Jonathan Glover a interrogarsi sulle ragioni etiche e psicologiche della guerra, e in particolare degli orrori del ‘900, con un libro che sarebbe poi stato tradotto in italiano nel 2002. Non perché la barbarie appartenga solo al XX secolo, ma perché nella storia di questo secolo la tecnologia ha fatto la differenza e le decisioni di pochi hanno significato morte e orrore per milioni di altri individui. E il XXI secolo non mostra certo un’inversione di tendenza. La sua riflessione, oggi più che mai attuale, interroga la psicologia morale della guerra e la necessità di un’etica che argini la disumanizzazione.

Gianluca Ruggieri, Le energie del mondo. Fossile, nucleare, rinnovabile: cosa dobbiamo sapere, Laterza, 224 pp, 18 euro
Gianluca Ruggieri, nel suo Le energie del mondo fa esattamente ciò che promette nel titolo, rispondendo a possibili dubbi o domande in materia, e scrive un’analisi lucida e documentata su uno dei temi più caldi del momento. «In un contesto in cui ognuno tira acqua al suo mulino e manipola i dati a proprio piacimento, l’accusa preferita da scagliare contro i propri interlocutori è quella di essere ideologici. Ma è possibile fare un dibattito sull’energia (e sul clima) senza essere ideologici? Chi pensa che il contrasto alla crisi climatica sia un atto necessario al benessere di tutti è più o meno ideologico di chi ritiene che la crescita economica sia un obiettivo da perseguire anche a costo di sacrificare la sopravvivenza della civiltà umana per come la conosciamo? La nostra visione del mondo e di ciò che contiene, ovvero la nostra ideologia, influenzerà sempre e comunque l’interpretazione che diamo della realtà e le scelte che decidiamo di compiere — e per fortuna è così. Il punto è poterci ancorare a qualche certezza di fondo, così da diventare indipendenti, quantomeno nelle nostre opinioni», scrive Ruggieri. Un libro dietro al quale non è possibile non riconoscere il lavoro impressionante, e che permette a chiunque abbia interesse sul tema di comprendere tutte le sfaccettature di un argomento tanto attuale e impattante sulle nostre vite e sul nostro futuro.

Beatrice Mautino Vertigine. Storie di chi si affida alla scienza e di chi impara a farlo Mondadori, 204 pp, 18,50 euro
Nel suo ultimo libro Beatrice Mautino racconta cosa succede quando la paura incrina la fiducia nella razionalità e ci spinge verso cure miracolose e scorciatoie pseudoscientifiche. Aspettarsi che una persona rimanga razionale quando è spaventata e confusa non è – appunto – per nulla razionale. Ed è in quei momenti che il rischio di cadere in un baratro di farmaci miracolosi e cure cui si crede sulla parola. Vale per tutti, anche per le persone più formate e competenti. Lo spiega bene Beatrice Mautino, biotecnologa di formazione e divulgatrice di professione: lo ha vissuto lei stessa, dopo la diagnosi in un familiare di un tumore raro. Attraverso storie personali e collettive, che spaziano dalle illusioni del metodo Di Bella ai successi della terapia genica, Mautino costruisce un racconto lucido sulla fragilità e sul valore del metodo scientifico, mostrando come imparare a fidarsi della scienza significhi, prima di tutto, comprenderla.

Roberta Villa, Cattiva prevenzione. I pericoli del consumismo sanitario Chiarelettere, 200 pp, 17 euro
Uno screening può salvarmi la vita o magari rovinarmela inutilmente? L’ultimo libro di Roberta Villa affronta il lato oscuro di una medicina altrimenti fondamentale e salvavita. Dagli screening utili e inutili, anzi pericolosi, ai popolarissimi check-up, alla affascinante ma insidiosa medicina predittiva, l’autrice fa il controcanto alla cultura tanto in voga della ricerca della longevità e l’accanito controllo e miglioramento dei sani, il cui mercato sta rubando spazio e centralità alla sanità pubblica, orientata all’appropriatezza scientifica e sociale. Il libro ha la prefazione di Silvio Garattini ed è dedicato a Roberto Satolli, la cui domanda ricorrente (“chi ci guadagna?”) fa da bussola al saggio.

Alice Facchini Ecoemozioni. Piccola guida di sopravvivenza al pianeta che cambia Erickson 92 pp, 15 euro
Parlare delle proprie emozioni, dando loro un nome e accettandole, spesso è difficile. Ancora più complicato, se si tratta di emozioni negative, è entrare in azione e lavorare per cambiare il nostro comportamento e la nostra realtà quotidiana per stare meglio. Ma c’è un livello di difficoltà ulteriore, e riguarda le ecoemozioni, o emozioni climatiche: comporta non lasciarsi sommergere dall’ansia, dalla rabbia o dal senso di impotenza. Anche se i cambiamenti necessari per salvare il pianeta ci sembrano enormi, e completamente fuori dalle nostre mani. Come parlare ai più giovani delle emozioni legate alla crisi climatica senza minimizzarle né lasciarsi travolgere? Questo è un libro che offre parole, strumenti e strategie per riconoscere l’ecoansia, trasformarla in consapevolezza e ritrovare un senso di azione possibile, tra scuola, famiglia e quotidianità. Alice Facchini, giornalista indipendente, e Matteo Innocenti, psichiatra, psicoterapeuta ed ecoterapeuta, con le illustrazioni di Iris Biasio, propongono un libro pensato per ragazze e ragazzi, ma utile anche a chi ogni giorno prova ad accompagnarli, come famiglie e insegnanti.

Roberto Boffi, I tuoi scudi antismog Sonzogno, 176 pp, 17 euro
Roberto Boffi, primario di pneumologia all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, passa in rassegna le possibili difese contro gli inquinanti, in casa e fuori. Una guida utile e fondata sulla miglior scienza per la migliore salute respiratoria a cui possiamo ambire nelle nostre città inquinate. Roberto Boffi è fra i principali esperti italiani di danni da fumo e da smog. E in questo libro troviamo buona parte di quel che c’è da sapere sulle varie forme di inquinamento, indoor e outdoor, e su come tenerle a bada, per quanto possibile.

Cinzia Pozzi #malati Codice edizioni, 176 pp, 16 euro
I social non sono la prima esperienza di condivisione virtuale della malattia. Non tanto tempo fa c’erano i blog e i forum, luoghi virtuali di aggregazione e scambio di informazioni ed esperienze. La grossa differenza è che sui social il rapporto non è più “alla pari”: c’è chi gestisce l’account, il content creator, insomma un protagonista intorno cui si raccolgono i follower. Non più tante persone che parlano tra loro, ma una persona che parla a molte. Cinzia Pozzi esplora come i social network abbiano trasformato il rapporto con la malattia, tra nuove comunità, rischi di esposizione e potenzialità di empowerment. Un viaggio tra algoritmi, narrazioni personali e fragilità che si fanno pubbliche, per capire come si sta male (e bene) nell’era digitale.








