Scopri come la cultura giapponese associa i gruppi sanguigni alla personalità e come la dieta dei gruppi sanguigni del dottor Mozzi propone alimentazioni mirate — e qual è lo stato attuale delle evidenze.
1.Introduzione
Il gruppo sanguigno (A, B, AB, O) è un concetto biologico noto: definisce la presenza di antigeni sul globulo rosso. Ma nel corso del tempo è diventato anche lo spunto per teorie culturali e nutrizionali.
- In Giappone, si è sviluppata la teoria del ketsuekigata, secondo cui il gruppo sanguigno influenzerebbe la personalità e la compatibilità sociale.
- In Italia (e altrove) il dottor Piero Mozzi ha promosso una “dieta del gruppo sanguigno”, suggerendo alimentazioni diverse in base al gruppo.
Questo articolo esplora entrambi gli approcci — culturale e alimentare — e ne valuta la validità scientifica.
2.Ketsuekigata: gruppo sanguigno e personalità
2.1 Origine e diffusione culturale
La teoria ha radici nella Giappone degli anni ’20-’30, quando lo studioso Takeji Furukawa propose un legame tra gruppo sanguigno e temperamento. Wikipedia+1 Negli anni ’70 il giornalista Masahiko Nomi rilanciò l’idea nel mercato popolare giapponese. Wikipedia+1
Oggi chiedere “Qual è il tuo gruppo sanguigno?” in Giappone è usato come spunto sociale, quasi come uno “zodiaco” personale. Wikipedia+1
2.2 Cosa sostiene la teoria
Secondo la teoria:
- Gruppo A → ordinato, sensibile, affidabile
- Gruppo B → creativo, indipendente, energico
- Gruppo AB → combinazione, adattabile, misterioso
- Gruppo O → socievole, leader, energico
Wikipedia+1
La teoria viene usata in contesti di pubblicità, matchmaking, perfino selezione aziendale in Giappone. Verywell Mind+1
2.3 Evidenza scientifica
La comunità scientifica è chiara: non esistono prove affidabili che il gruppo sanguigno determini la personalità. Wikipedia+1 Studi che hanno coinvolto migliaia di soggetti non hanno trovato correlazioni significative.
Inoltre, ci sono segnalazioni di discriminazione in Giappone legata ai gruppi sanguigni (“blood‐type harassment”). rieti.go.jp
Risultato: il ketsuekigata resta un fenomeno culturale e sociale, non un modello psicologico validato.
3. La dieta per gruppo sanguigno secondo il dottor Mozzi
3.1 Le basi del metodo
Il dottor Piero Mozzi propone che l’appartenenza a un gruppo sanguigno indichi una predisposizione alimentare:
- Gruppo O → prevalenza di carne e proteine animali
- Gruppo A → alimentazione vegetale, poca carne rossa
- Gruppo B → dieta equilibrata con latticini
- Gruppo AB → mix tra A e B
fisio-salute.com+1
Mozzi propone che certe associazioni alimentari aiutino a migliorare salute, digestione e benessere “naturale”. Macrolibrarsi.it
3.2 Evidenza scientifica
Anche in questo caso, la scienza non conferma l’efficacia della dieta basata sul gruppo sanguigno. Una revisione italiana precisa che “non vi sono prove che i gruppi antigenici influiscano sulle proprietà nutrizionali degli alimenti”. AIRC
Alcuni benefici riscontrati da chi ha seguito questi regimi sono probabilmente legati al fatto che hanno eliminato alimenti ultra-processati piuttosto che al gruppo sanguigno in sé. Wikipedia+1
4. Integrare i due approcci: personalità e alimentazione
Benché il legame tra gruppo sanguigno → personalità o alimentazione non sia supportato da prove solide, possiamo trarre spunti utili:
- Usare la teoria del ketsuekigata come strumento culturale e riflessivo, non come etichetta rigida.
- Utilizzare la dieta del gruppo sanguigno come occasione per migliorare stile alimentare (più verdure, meno cibi processati), senza rigidità.
- Considerare che personalità e metabolismo sono influenzati da molteplici fattori: genetica, ambiente, educazione, stile di vita, non solo dal gruppo sanguigno.
5. Conclusione
Il gruppo sanguigno è una caratteristica biologica, ma le teorie che lo collegano direttamente a personalità o alimentazione rimangono non supportate da evidenza scientifica.
Tuttavia:
- La culturale giapponese del ketsuekigata offre un curioso specchio sociale.
- La dieta del dottor Mozzi richiama ad una maggiore consapevolezza alimentare.
Usati con spirito critico e integrati in un contesto di nutrizione equilibrata e stile di vita sano, possono diventare stimolo per un miglior benessere — senza trasformarsi in dogma.






